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sabato 2 giugno 2012

TUERREDDA: In spiaggia cannonate, giochi di guerra e nube misteriosa davanti ai bagnanti

pubblicata da SARDEGNA UNITA E INDIPENDENTE il giorno martedì 29 maggio 2012 alle ore 15.24 ·



Tuerredda, domenica di sole. I fortunati che hanno raggiunto la spiaggia per godersi il mare cristallino, hanno potuto vedere da vicino anche i giochi di guerra. Con navi militari lungo la costa, elicotteri e aerei sopra la testa e un innaturale banco di nebbia apparso dal nulla, che di cristallino aveva poco. «Intorno all’arenile si stende la macchia mediterranea, mentre proprio di fronte è situato l’isolotto omonimo», così il sito istituzionale Sardegna Turismo descrive la spiaggia, ma per i più fortunati c’è uno spettacolo extra.

Come ha visto chi domenica verso le 14 era sulla spiaggia di Tuerredda, quando dal nulla una foschia è apparsa all’orizzonte arrivando a lambire la spiaggia. Molti bagnanti all’inizio hanno pensato che si trattasse di un incendio, ma il fatto che non ci fosse alcun odore ha escluso la possibilità delle fiamme. «La nube “enorme” di colore bianco-grigiastro, era molto bassa e ad un certo punto ha completamente coperto il tratto di mare antistante la spiaggia di Tuerredda - denuncia Emanuela Corda del Movimento 5 Stelle che ha assistito alla scena e scattato alcune foto - era impossibile perfino vedere le imbarcazioni che transitavano a breve distanza dalla costa». Il fenomeno improvviso potrebbe esser stato un caso di nebbia da avvenzione calda, che si può generare quandol’aria calda incontra l’acqua più fredda.

Ma quello che ha colpito i bagnanti è che proprio in quella direzione e in quel momento i militari stavano facendo le loro esercitazioni di guerra. Nei tratti di Porto Pino, Porto Cogolidus, Porto Zafferanu e Punta Niedda solo per tre giorni di maggio (il primo, il 7 e il 13) non ci sono state esercitazioni e le operazioni si sono concluse ieri. Ma si tratta solo di una piccola pausa perché anche il 5, 6 e 7 giugno chi andrà nelle spiagge del sudovest della Sardegna dovrà convivere col rombo di motori ed esplosioni. Più difficile raggiungere la zona di Capo San Lorenzo nel salto di Quirra dove il “Lancio missili e razzi ” cominciato all’inizio di maggio andrà avanti fino al 20 giugno. Se qualche velista ha intenzione di circumnavigare l’Isola è meglio che faccia il giro largo.

Domenica a Tuerredda dopo la nebbia improvvisa i bagnanti hanno assistito al volo di aerei ed elicotteri militari che col loro frastuono hanno invaso la quiete del pomeriggio domenicale, fino a poco dopo le 17 quando in spiaggia è tornato il silenzio e la nebbia si è diradata. Come se nulla fosse successo il paesaggio è tornato ad essere quello da cartolina che tutti conoscono.

Al mare alcuni vanno con sdraio e ombrellone e altri con razzi e bombe, in mezzo la nebbia. «Da tempo si dice che quella sia una nebbia artificiale utilizzata per nascondere le esercitazioni, non lo sappiamo ma di certo non è la prima volta che capita - spiega Monica Pisano, attivista di Sardigna Natzione - comunque è assurdo che si possano fare esercitazioni militari a pochi passi da spiagge affollate.

Scelte di questo tipo sono senza logica e creano gravi danni alla già difficile situazione della Sardegna. Tra le questioni che non vengono considerate c’è il diritto alla salute, che non riguarda solo le sostanze inquinanti, note o segrete, ma anche il rumore impossibile che si deve sopportare. Io sono di Decimo e col frastuono siamo costretti a viverci perché il traffico aereo è incessante, ma da noi ci sono anche gli sversamenti di benzene nel terreno: la situazione è allarmante».
Marcello Zasso

Da Sardegna Quotidiano del 29 maggio 2012

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