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giovedì 12 luglio 2012

La Regione Sardegna ancora 'assente eccellente'

DISTRETTO PRODUTTIVO DELLA PESCA E SULLA VALORIZZAZIONE DEL PESCATO NEL BACINO DEL MEDITERRANEO
L’assenza della Sardegna, visto anche la sua posizione geografica strategica, è stata interpretata dagli operatori internazionali del settore come una mancanza di interesse alle problematiche economiche e sociali legate al comparto della pesca nel Mediterraneo e quindi anche nella nostra isola

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Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta in merito alla mancata partecipazione dell’Assessore all’Agricoltura e di referenti della RAS all’incontro sul “Distretto produttivo della Pesca e sulla valorizzazione del pescato nel bacino del Mediterraneo” tenutosi a Mazara del Vallo all’interno dell’evento internazionale SLOW SEA LAND nel giugno 2012

 Premesso che
- in data 8, 9 e 10 Giugno 2012 si è tenuto a Mazara del Vallo “Slow Sea Land”, un importantissimo evento a livello internazionale sul Distretto Produttivo della Pesca  e sulla valorizzazione del pescato nel bacino del Mediterraneo;
- a tale evento hanno partecipato soggetti pubblici, privati e scientifici di tutti gli Stati che si affacciano nel bacino del Mediterraneo, dai Paesi del Nord Africa, a quelli della fascia sub-Sahariana, dal Medio Oriente, alla Turchia e al Mozambico, nonché numerose regioni italiane, di cui non tutte sul mare

- Quest’appuntamento internazionale nasce come una grande opportunità di confronto tra i Paesi del Mediterraneo che si contraddistinguono in quanto eccellenze sul piano delle produzioni della filiera ittica, inoltre per promuovere il dialogo e le relazioni interculturali ed economiche fra i Paesi partecipanti;

- purtroppo risulta che seppure a fronte di numerosi inviti istituzionali e sollecitazioni da parte delle Istituzioni, che hanno organizzato la manifestazione, la Regione Autonoma della Sardegna, non ha mai dato alcuna risposta manifestando il totale disinteresse su un tema che dovrebbe essere di prioritaria importanza nel contesto dello sviluppo e della conservazione delle risorse naturali della nostra isola;

- l’assenza della Sardegna, visto anche la sua posizione geografica strategica, è stata interpretata dagli operatori internazionali del settore come una mancanza di interesse alle problematiche economiche e sociali legate al comparto della pesca nel Mediterraneo e quindi anche nella nostra isola;

- la partecipazione della RAS a tale evento era non solo necessaria, ma dovuta soprattutto alla luce del “caos”, anche normativo, che si registra a tutt’oggi nel settore della pesca in Sardegna: si pensi ad esempio alle criticità che anno dopo anno penalizzano il distretto del tonno, in particolare quello Rosso; al blocco delle concessioni demaniali; all’assenza di iniziative che mirino alla valorizzazione delle professionalità scientifiche del settore; alla gestione delle Lagune e alla tutela e alla conservazione delle specie e delle risorse ittiche, soprattutto quelle mediterranee ed esclusivamente locali che popolano i nostri mari. Un esempio è la Pinna Nobilis con la tradizionale lavorazione del suo filato, il bisso, che pur essendo una eccellenza economica e culturale, rischia di scomparire. Inoltre manca ogni controllo reale sulle operazioni di pesca, tendenti a salvaguardare il patrimonio ittico e occupazionale dei nostri mari, vedi ad esempio i recentissimi casi sulla pesca al “cianciolo” effettuata dalla “predazione” da parte di pescherecci toscani in prossimità di Bosa. Tutto ciò richiede da parte delle autorità politiche e universitarie l’avvio di studi mirati in questo settore per proteggere, conservare e sviluppare la risorsa ittica e i posti di lavoro in questo settore della nostra economia tradizionale;

- La Sardegna, pur presentando tutti i requisiti per potersi confermare all’interno dell’area del Mediterraneo come una realtà d’eccellenza nel comparto della pesca si ritrova purtroppo ad oggi, nonostante le continue sollecitazioni da parte di consorzi, comitati, associazioni e addetti del settore, in uno stato di arretratezza e di impreparazione totale che pone a repentaglio questa grande risorsa; 

- Purtroppo le autorità regionali competenti, a tutt’oggi si dimostrano inefficienti e inadeguate a portare avanti iniziative mirate a valorizzare e tutelare le ricchezze peculiari dei nostri mari;
- proprio a fronte di tali problematiche la partecipazione dei rappresentanti delle Istituzioni sarde a tale manifestazione, avrebbe sicuramente portato ad un confronto positivo con gli altri Paese del Bacino del Mediterraneo. Inoltre avrebbe permesso alle nostre istituzioni di essere tra i componenti dell’Osservatorio del Mediterraneo al quale risulta invece facciano parte operatori del settore ma non rappresentanti delle Istituzioni;

Tutto ciò premesso,
Si interroga l’Assessore alla Agricoltura e alla Riforma Agropastorale per sapere  

- quali siano stati i motivi che hanno impedito la Sua partecipazione all’evento organizzato a Mazara del Vallo;

- perché non abbia provveduto a farsi sostituire da tecnici competenti e accreditati;

- se non ritenga grave l’assenza della RAS all’interno dell’Osservatorio del Mediterraneo, nato al termine della manifestazione in oggetto e del quale fanno parte altre regioni italiane.

Cagliari, 10/07/2012

TESTO ORIGINALE 

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