DISTRETTO PRODUTTIVO DELLA PESCA E SULLA VALORIZZAZIONE DEL PESCATO NEL BACINO DEL MEDITERRANEO
L’assenza della Sardegna, visto anche la sua posizione geografica strategica, è stata interpretata dagli operatori internazionali del settore come una mancanza di interesse alle problematiche economiche e sociali legate al comparto della pesca nel Mediterraneo e quindi anche nella nostra isola
L’assenza della Sardegna, visto anche la sua posizione geografica strategica, è stata interpretata dagli operatori internazionali del settore come una mancanza di interesse alle problematiche economiche e sociali legate al comparto della pesca nel Mediterraneo e quindi anche nella nostra isola
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Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta in
merito alla mancata partecipazione dell’Assessore all’Agricoltura e di
referenti della RAS all’incontro sul “Distretto produttivo della Pesca e
sulla valorizzazione del pescato nel bacino del Mediterraneo” tenutosi a
Mazara del Vallo all’interno dell’evento internazionale SLOW SEA LAND
nel giugno 2012
Premesso che
-
in data 8, 9 e 10 Giugno 2012 si è tenuto a Mazara del Vallo “Slow Sea
Land”, un importantissimo evento a livello internazionale sul Distretto
Produttivo della Pesca e sulla valorizzazione del pescato nel bacino
del Mediterraneo;
-
a tale evento hanno partecipato soggetti pubblici, privati e
scientifici di tutti gli Stati che si affacciano nel bacino del
Mediterraneo, dai Paesi del Nord Africa, a quelli della fascia
sub-Sahariana, dal Medio Oriente, alla Turchia e al Mozambico, nonché
numerose regioni italiane, di cui non tutte sul mare
-
Quest’appuntamento internazionale nasce come una grande opportunità di
confronto tra i Paesi del Mediterraneo che si contraddistinguono in
quanto eccellenze sul piano delle produzioni della filiera ittica,
inoltre per promuovere il dialogo e le relazioni interculturali ed
economiche fra i Paesi partecipanti;
-
purtroppo risulta che seppure a fronte di numerosi inviti istituzionali
e sollecitazioni da parte delle Istituzioni, che hanno organizzato la
manifestazione, la Regione Autonoma della Sardegna, non ha mai dato
alcuna risposta manifestando il totale disinteresse su un tema che
dovrebbe essere di prioritaria importanza nel contesto dello sviluppo e
della conservazione delle risorse naturali della nostra isola;
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l’assenza della Sardegna, visto anche la sua posizione geografica
strategica, è stata interpretata dagli operatori internazionali del
settore come una mancanza di interesse alle problematiche economiche e
sociali legate al comparto della pesca nel Mediterraneo e quindi anche
nella nostra isola;
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la partecipazione della RAS a tale evento era non solo necessaria, ma
dovuta soprattutto alla luce del “caos”, anche normativo, che si
registra a tutt’oggi nel settore della pesca in Sardegna: si pensi ad
esempio alle criticità che anno dopo anno penalizzano il distretto del
tonno, in particolare quello Rosso; al blocco delle concessioni
demaniali; all’assenza di iniziative che mirino alla valorizzazione
delle professionalità scientifiche del settore; alla gestione delle
Lagune e alla tutela e alla conservazione delle specie e delle risorse
ittiche, soprattutto quelle mediterranee ed esclusivamente locali che
popolano i nostri mari. Un esempio è la Pinna Nobilis con la
tradizionale lavorazione del suo filato, il bisso, che pur essendo una
eccellenza economica e culturale, rischia di scomparire. Inoltre manca
ogni controllo reale sulle operazioni di pesca, tendenti a salvaguardare
il patrimonio ittico e occupazionale dei nostri mari, vedi ad esempio i
recentissimi casi sulla pesca al “cianciolo” effettuata dalla
“predazione” da parte di pescherecci toscani in prossimità di Bosa.
Tutto ciò richiede da parte delle autorità politiche e universitarie
l’avvio di studi mirati in questo settore per proteggere, conservare e
sviluppare la risorsa ittica e i posti di lavoro in questo settore della
nostra economia tradizionale;
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La Sardegna, pur presentando tutti i requisiti per potersi confermare
all’interno dell’area del Mediterraneo come una realtà d’eccellenza nel
comparto della pesca si ritrova purtroppo ad oggi, nonostante le
continue sollecitazioni da parte di consorzi, comitati, associazioni e
addetti del settore, in uno stato di arretratezza e di impreparazione
totale che pone a repentaglio questa grande risorsa;
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Purtroppo le autorità regionali competenti, a tutt’oggi si dimostrano
inefficienti e inadeguate a portare avanti iniziative mirate a
valorizzare e tutelare le ricchezze peculiari dei nostri mari;
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proprio a fronte di tali problematiche la partecipazione dei
rappresentanti delle Istituzioni sarde a tale manifestazione, avrebbe
sicuramente portato ad un confronto positivo con gli altri Paese del
Bacino del Mediterraneo. Inoltre avrebbe permesso alle nostre
istituzioni di essere tra i componenti dell’Osservatorio del
Mediterraneo al quale risulta invece facciano parte operatori del
settore ma non rappresentanti delle Istituzioni;
Tutto ciò premesso,
Si interroga l’Assessore alla Agricoltura e alla Riforma Agropastorale per sapere
- quali siano stati i motivi che hanno impedito la Sua partecipazione all’evento organizzato a Mazara del Vallo;
- perché non abbia provveduto a farsi sostituire da tecnici competenti e accreditati;
-
se non ritenga grave l’assenza della RAS all’interno dell’Osservatorio
del Mediterraneo, nato al termine della manifestazione in oggetto e del
quale fanno parte altre regioni italiane.
TESTO ORIGINALE
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