DAL BLOG "IN LIBERTADE" di Enrico Piras
Oggi il Partito Democratico, per voce dei suoi membri nel Parlamento italiano, soprattutto del Senatore Giampiero Scanu, primo firmatario della mozione sostenuta da 120 parlamentari per chiedere la chiusura dei poligoni sardi, vorrebbe ergersi a paladino della smilitarizzazione della Sardegna.
Argomento
che, tra le altre cose, noi indipendentisti trattiamo da sempre. Fa
piacere sapere che anche il Partito Democratico è capace di svegliarsi e
trasformarsi a seconda del volere popolare.
Infatti
lo stesso Partito Democratico il 26 settembre 2008 per firma dei suoi
parlamentari sardi Paolo Fadda, Sirio Marroccu, Guido Melis, Amalia
Schirru, Giulio Calvisi, Andrea Lulli e Caterina Pes presentò al
Ministro della Difesa e dello Sviluppo Economico un'interrogazione che
premeva per l'ampliamento del Poligono Interforze del Salto di Quirra.
Qui il testo dell’interrogazione di quel giorno:
Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-00372
presentata da
AMALIA SCHIRRU
lunedì 29 settembre 2008, seduta n.056
SCHIRRU,
LULLI, MELIS, MARROCU, FADDA, PES e CALVISI. - Al Ministro della
difesa, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso
che:
la
notizia appresa sui quotidiani regionali sardi nei giorni scorsi, che
le sperimentazioni sull'aereo senza pilota Sky X avrebbero lasciato
l'Ogliastra e la Sardegna a favore della Puglia ha registrato notevoli
preoccupazioni;
la
realizzazione di una pista di volo a Monte Cardiga è la pregiudiziale,
insieme all'autorizzazione di un corridoio di volo con Decimomannu, per
la messa in rete dei quattro poligoni sperimentali della Sardegna. Una
struttura unica in Italia, adatta per le sperimentazioni sia militari
che civili di grande rilevanza, possibili grazie alla disponibilità di
un territorio esteso per dodicimila ettari, più un ampio braccio di mare
sulla costa orientale. Il «quadrilatero sardo» sarebbe l'unico in grado
di contrastare le mire egemoniche del Metadistretto dell'Aerospazio
recentemente costituito da Alenia-Finmeccanica con le Regioni di
Piemonte, Campania e Puglia, le Università e 300 imprese locali. Alla
realizzazione della pista di volo a Monte Cardiga è collegato anche il
progetto di un Centro per la sperimentazione ambientale di rilevanza
europea. La nascita del Polo Aerospaziale rappresenta, quindi, per
alcuni territori sardi, l'unica possibilità di un futuro industriale;
il
Ministero della difesa ha ribadito il via libera alla nuova pista di
volo del Poligono. Ma le sperimentazioni sui velivoli Sky e Neuron
dipendono dall'accordo fra vertici militari e Finmeccanica;
la
realizzazione dell'opera, fondamentale per le sperimentazioni
aerospaziali, sia militari che civili, è appunto legata all'esito delle
trattative in corso con Finmeccanica riguardo alla ripartizione dei
costi e delle modalità di utilizzo della pista sperimentale da parte di
entrambi i contraenti;
le
modalità dell'accordo prefigurerebbero, su scala ridotta, le
caratteristiche di quella new company tra soggetto pubblico e industrie
private auspicata dalla Nato per il potenziamento del Poligono;
anche
la sperimentazione sui due prototipi di aereo senza pilota (Sky X e
Neuron), che vede in primo piano il gruppo italiano Alenia-Finmeccanica,
è frutto di una collaborazione europea. Solo che l'Italia investe
appena il 4 per cento nel settore della ricerca aerospaziale, a fronte
del 13 per cento della Francia e all'11 per cento di Germania e Gran
Bretagna. Per colmare questo divario è stato costituito recentemente il
Metadistretto italiano dell'Aerospazio tra le Regioni Piemonte, Puglia e
Calabria;
la
Sardegna è stata tagliata fuori, nonostante rappresenti con il Poligono
del Salto di Quirra (da collegare all'aeroporto militare di Decimo
tramite un corridoio aereo) il quarto vertice naturale del sistema,
indispensabile per chiudere il quadrilatero delle sperimentazioni più
impegnative made in Italy. Salvo ricorrere a costose trasferte presso i
poligoni del Nord Europa. Sindacato, forze politiche e amministratori
dell'Ogliastra sono ora impegnati per recuperare al territorio un ruolo
adeguato in un contesto di tecnologia avanzata del valore prossimo ai 5
miliardi di euro;
per
quanto riguarda la realizzazione della pista di volo a Monte Cardiga,
si sta lavorando ad una bozza d'accordo con Finmeccanica che prevede a
carico del Poligono l'esecuzione dei lavori di movimento terra affidato a
uomini e mezzi del Genio Militare. Il Ministero della difesa ha
ribadito per due volte quest'anno l'importanza primaria della striscia
tattica polifunzionale a Monte Cardiga, respingendo le motivazioni del
parere negativo pronunciato dal Comitato Paritetico. Il 24 aprile Arturo
Parisi, Ministro della difesa del Governo Prodi, aveva dato il primo
via libera alla realizzazione della pista. La decisione è stata ribadita
il 25 luglio dal successore Ignazio La Russa con l'avvento del Governo
Berlusconi -:
per
saper se le notizie sopra riportate siano fondate e per conoscere la
posizione del governo in ordine all'opportunità che il progetto possa
comprendere anche la Regione Sardegna.(5-00372)
giovedì 31 maggio 2012
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