Il fronte anti-radar si è scatenato su internet. La
possibilità di veder sorgere un radar di ultima generazione a Capo
Comino non va giù a molte persone. Del provvedimento se ne
parla da molti anni, ma solo di recente è tornato alla ribalta proprio
grazie al tam-tam su Facebook. Capo Comino, infatti, per la sua
particolare posizione geografica figura tra i siti individuati in un
apposito piano, disposto a suo tempo dal ministero dei trasporti e
delle infrastrutture, dove collocare, in un futuro incerto, un radar
molto sofisticato.
Dotato di una tecnologia avanzata,
chiamata Vts, munita di sensori, collegamenti satellitari e via dicendo
in grado di rendere totalmente sicura la navigazione in mare nonché
prevenire svariati tipi di illeciti penali, dalla presenza di
contrabbandieri a quella di natanti clandestini. A preoccupare il
fronte del “no” sono però le potenziali emissioni elettromagnetiche
prodotte da questo genere di apparecchiature e l'utilizzo, per finalità
non strettamente ecologiche, di una perla naturale come Capo Comino,
che tra l'altro è una zona Sic. Gli attivisti anti-radar sono sul piede
di guerra.
«Ma come – hanno scritto su internet, in
sostanza, molti siniscolesi – Capo Comino è riconosciuta come una delle
zone più belle e delicate della Sardegna e c'è chi vuole svilirla con
un'opera che potrebbe avere gravi ripercussioni sulla nostra salute?
Siamo pronti a presidiare la zona per evitare questo provvedimento».
Anche il sindaco di Siniscola vuole vederci chiaro. Quello del radar,
infatti, sembra quasi un giallo. «In municipio non ci risulta nessun
atto relativo a questa struttura – spiega Rocco Celentano – e sto
cercando di approfondire meglio la questione, per capirne bene i
contenuti. Posso comunque assicurare che ci adopereremo per tutelare la
bellezza e la salubrità di Capo Comino, che è una zona protetta e come
tale va salvaguardata».
Nella giornata di domani,
intanto, a Siniscola è annunciato un presidio del comitato No-radar,
che sta raccogliendo firme contro l'installazione di questo genere di
apparecchiature in Sardegna. Oltre a Capo Comino, infatti, simili radar
pare siano previsti anche in altre zone dell'isola. Sulla possibilità
di realizzare l'opera molti mettono già le mani avanti, liquidando la
cosa con un “no grazie”. «Molto meglio -dicono- valorizzazione Capo Comino dal punto di vista turistico e ambientale».
Salvatore Martini
Da La Nuova Sardegna del 24 aprile 2012
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