Artigiani: «Il fisco ci soffoca»
LA DENUNCIA. Per le imprese manifatturiere venete la tassazione arriva al 68,5%, record negativo a livello europeo
26/05/2012

Artigiani: «Il fisco ci soffoca»
Una tassazione da record europeo. Ma qui in gioco non c'è nessuna
medaglia d'oro per la virtuosità. Anzi, è un'altra dimostrazione
(fornita in questo caso da Confartigianato Veneto) di come la pressione
fiscale sulle imprese manifatturiere della nostra Regione rappresenti
ormai una stretta sempre più asfissiante. Secondo i dati
dell'Associazione confartigianale veneta, con il 68,5% di "Total tax"
(parametro che misura il rapporto tra la somma di tutte le tasse pagate
dall'impresa e i profitti al lordo di tutte le imposte considerate), il
Veneto è ai vertici del carico fiscale complessivo tra le prime 10
maggiori regioni europee per occupazione nel settore manifatturiero. Un
primato condiviso assieme a Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Il
dato, filtrato da Confartigianto, proviene dal rapporto "Paying Taxes
2012" della Banca Mondiale che ogni anno analizza i sistemi di
tassazione della quasi totalità delle economie mondiali. Il "Total tax
rate" è determinato dalla somma delle tasse sui profitti, quelle sul
lavoro e altri tributi per un valore di 2,3 punti. «Siamo al quarto
posto nella classifica delle regioni europee con la maggiore incidenza
di occupati nel manifatturiero e tra le prime dieci regioni produttive
d'Europa - fa notare il presidente degli artigiani veneti, Giuseppe
Sbalchiero - ma siamo appesantiti da un carico fiscale complessivo
assolutamente spropositato e non paragonabile con quello delle altre
maggiori realtà produttive europee». Che infatti fanno registrare
parametri di incidenza fiscali molto più bassi rispetto a quelli della
nostra Regione.Nella spagnola Catalogna l'aggravio fiscale è del 38,7%, la teutonica Dusseldorf blocca l'asticella del fisco al 46,7%. A Siskie, in Polonia, le tasse pesano per il 43,3%. Vicine alle nostre regioni ci sono solo le aree francesi dell'Ile de France (65,7%) e del Rhone Alpes (65,7%). «Questa enorme pressione fiscale e il peso della burocrazia determinerà nel medio periodo il nostro declino economico - osserva Sbalchiero - perché questi due fattori si mangiano ogni possibilità di sviluppo e di crescita della nostra competitività». Secondo le stime di Confartigianato le imprese dedicano agli adempimenti burocratici una media di 285 ore all'anno, superiore a quella mondiale che si ferma a 277. «Tra aumenti di pressione fiscale e mancate semplificazioni burocratiche e istituzionali l'Italia sta segando il ramo sul quale è seduta - riprende il presidente di Confartigianato del Veneto -
Qui non si tratta di chiedere l'impossibile. Non aspiriamo infatti ad arrivare al carico fiscale di paradisi quali Lussemburgo (20,8%) o Cipro (23,1%), ma almeno a quelli di Germania (46,7%) e Spagna (38,7%). E questo si ottiene avviando, subito, un percorso virtuoso invece siamo alle prese con ulteriori aumenti del prelievo fiscale ai quali corrisponde una diminuzione del credito».
Matteo Bernardini
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