Pagine

sabato 2 giugno 2012

IN ITALIA LA PRESSIONE FISCALE SUGLI UTILI DI IMPRESA E' DEL 68,5 % IN CALALOGNA E' DEL 38,7%, A CIPRO E' DEL 23,1%

Artigiani: «Il fisco ci soffoca»

LA DENUNCIA. Per le imprese manifatturiere venete la tassazione arriva al 68,5%, record negativo a livello europeo

26/05/2012
Zoom Foto
Artigiani: «Il fisco ci soffoca»
Una tassazione da record europeo. Ma qui in gioco non c'è nessuna medaglia d'oro per la virtuosità. Anzi, è un'altra dimostrazione (fornita in questo caso da Confartigianato Veneto) di come la pressione fiscale sulle imprese manifatturiere della nostra Regione rappresenti ormai una stretta sempre più asfissiante. Secondo i dati dell'Associazione confartigianale veneta, con il 68,5% di "Total tax" (parametro che misura il rapporto tra la somma di tutte le tasse pagate dall'impresa e i profitti al lordo di tutte le imposte considerate), il Veneto è ai vertici del carico fiscale complessivo tra le prime 10 maggiori regioni europee per occupazione nel settore manifatturiero. Un primato condiviso assieme a Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Il dato, filtrato da Confartigianto, proviene dal rapporto "Paying Taxes 2012" della Banca Mondiale che ogni anno analizza i sistemi di tassazione della quasi totalità delle economie mondiali. Il "Total tax rate" è determinato dalla somma delle tasse sui profitti, quelle sul lavoro e altri tributi per un valore di 2,3 punti. «Siamo al quarto posto nella classifica delle regioni europee con la maggiore incidenza di occupati nel manifatturiero e tra le prime dieci regioni produttive d'Europa - fa notare il presidente degli artigiani veneti, Giuseppe Sbalchiero - ma siamo appesantiti da un carico fiscale complessivo assolutamente spropositato e non paragonabile con quello delle altre maggiori realtà produttive europee». Che infatti fanno registrare parametri di incidenza fiscali molto più bassi rispetto a quelli della nostra Regione.

Nella spagnola Catalogna l'aggravio fiscale è del 38,7%, la teutonica Dusseldorf blocca l'asticella del fisco al 46,7%. A Siskie, in Polonia, le tasse pesano per il 43,3%. Vicine alle nostre regioni ci sono solo le aree francesi dell'Ile de France (65,7%) e del Rhone Alpes (65,7%). «Questa enorme pressione fiscale e il peso della burocrazia determinerà nel medio periodo il nostro declino economico - osserva Sbalchiero - perché questi due fattori si mangiano ogni possibilità di sviluppo e di crescita della nostra competitività». Secondo le stime di Confartigianato le imprese dedicano agli adempimenti burocratici una media di 285 ore all'anno, superiore a quella mondiale che si ferma a 277. «Tra aumenti di pressione fiscale e mancate semplificazioni burocratiche e istituzionali l'Italia sta segando il ramo sul quale è seduta - riprende il presidente di Confartigianato del Veneto -

Qui non si tratta di chiedere l'impossibile. Non aspiriamo infatti ad arrivare al carico fiscale di paradisi quali Lussemburgo (20,8%) o Cipro (23,1%), ma almeno a quelli di Germania (46,7%) e Spagna (38,7%). E questo si ottiene avviando, subito, un percorso virtuoso invece siamo alle prese con ulteriori aumenti del prelievo fiscale ai quali corrisponde una diminuzione del credito».
Matteo Bernardini



Nessun commento:

Posta un commento