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venerdì 15 giugno 2012

SARDEGNA: CONSIGLIERI REGIONALI, NESSUN TAGLIO. L'emendamento è stato firmato dai questori dell'Assemblea, ecco i nomi ...

pubblicata da SARDEGNA UNITA E INDIPENDENTE il giorno venerdì 15 giugno 2012 alle ore 1.38 ·


Sardegna, nessun taglio allo stipendio nonostante il referendum anticasta
Blitz notturno alla Regione, votato a sorpresa un emendamento che riporta di fatto la paga al livello previsto prima degli ultimi tagli.
Idv: "Vanificata la volontà popolare, che ha chiesto un taglio netto a privilegi e costi della politica regionale"


Andrea Biancareddu - UDC
 Giuseppe Cuccu - PD
Nello Cappai - UDC
Eugenio Murgioni - PDL
  
 A sorpresa, grazie ad un emendamento votato nella notte, i consiglieri regionali della Sardegna riavranno le indennità di carica che erano state bocciate da un referendum "anticasta" 1. Nonostante la pronuncia popolare, la situazione relativa all'ammontare delle indennità per gli 80 consiglieri resta sostanzialmente invariata rispetto agli importi aggiornati al 2011.

Per ripristinare quanto cancellato con il referendum del 6 maggio scorso, è bastato un emendamento alla legge sui contratti di collaborazione della pubblica amministrazione, approvata ieri notte, che conferma un centinaio di "precari". Sul punto si è consumata anche una spaccatura interna ai Riformatori, con alcuni consiglieri che, al momento della votazione, hanno abbandonato l'Aula.

Apparentemente sono apportati tagli alle varie voci - indennità di carica, diaria e contributo per i gruppi - compresi fra il 20 e il 30%, ma i parametri su cui sono applicati sono indennità e rimborsi spese in vigore al 31 dicembre 2003, successivi ad un aumento di stipendio dei parlamentari (cui è agganciato quello dei consiglieri regionali), entrato in vigore nell'autunno precedente. Vanificando de facto tutti gli aggiustamenti successivi a quella data.

L'emendamento passato ieri notte assegna ai consiglieri regionali le indennità di base attribuite

nel 2003, pari a circa 9.263 euro. I tagli dichiarati, invece, riguardano solo l'indennità di carica riconosciuta a partire dai vicepresidenti di commissione fino alla presidenza del Consiglio regionale (-30%), la diaria (-20%) e i contributi ai gruppi (-20%).
Ma la norma non tocca, per esempio, le spese di segreteria e cancelleria, quelle per i cosiddetti "portaborse", confermate a 3.352 euro.

L'emendamento è stato firmato dai questori dell'Assemblea
Andrea Biancareddu (Udc), Giuseppe Cuccu (Pd), Nello Cappai (Udc) ed Eugenio Murgioni (Pdl).

E non va giù all'Idv, che parla di occasione persa: "Con il solito blitz a tarda notte, il Consiglio ha ripristinato le indennità dei consiglieri vanificando l'esito del referendum dello scorso 6 maggio", afferma il vice segretario dell'Idv, Salvatore Lai.

"La leggina approvata alla chetichella, che riduce minimamente gli stipendi dei consiglieri e i fondi per i gruppi, non rispetta la volontà degli elettori che hanno chiesto un netto taglio ai privilegi e ai costi della politica regionale: è l'ennesima occasione persa", dice ancora.

Per Efisio Arbau, leader del movimento La Base e promotore dei referendum "è la peggiore pagina della storia dell'autonomia". Il Consiglio regionale si piega al conflitto di interessi dei propri componenti. Si riprendono, infatti, le indennità pesanti nonostante i cittadini avessero detto che i soldi dovevano essere tagliati, non eliminano i consigli di amministrazione degli enti regionali e prorogando le poltrone dei loro amici politici provinciali", commenta.

 http://www.repubblica.it/politica/2012/06/13/news/sardegna_rispunta_indennit_consiglieri_bocciata_da_referendum-37129001/

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