Il processo di indipendenza non può fermarsi
Cagliari, 7 giugno 2012 – "Il dato che
realmente dovrebbe impegnare il dibattito politico sardo è la
dichiarazione di inammissibilità del referendum sull'indipendenza della
Sardegna che nega il diritto del Popolo sardo all'autodeterminazione".
Lo ha affermato il Segretario Nazionale del Psd'az Giovanni Angelo
Colli, sottolineando come "a fronte di una nutrita polemica innescata
dall'assenza del Presidente Cappellacci al dibattito di oggi in
Consiglio regionale, dobbiamo purtroppo registrare la completa mancanza
di reazioni per la bocciatura della proposta di consultazione popolare
da parte dell'Ufficio regionale del referendum, che certifica ancora una
volta il rapporto di subalternità e di sudditanza in cui è costretta la
Sardegna – prosegue Colli – alla quale è perfino impedito di esprimersi
liberamente attraverso lo strumento democratico del voto".
Per il Segretario sardista è evidente che "al di là delle giuste ed
immediate reazioni sul piano politico come su quello giuridico, il
processo di indipendenza non può prescindere da un effettivo e profondo
coinvolgimento di tutti i sardi ed ancor prima da una condivisione
politica, che sia la più ampia possibile e che deve essere ricercata sia
sul merito che sui tempi e sulle modalità del percorso da seguire".
Nessun commento:
Posta un commento