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sabato 2 giugno 2012

SARDISTI: Cappellacci dovrebbe mantenere una serie di impegni. In caso contrario il Psd’Az uscirà dalla maggioranza

pubblicata da SARDEGNA UNITA E INDIPENDENTE il giorno domenica 27 maggio 2012 alle ore 14.00 ·



IL PSD’AZ: «TRE CONDIZIONI PER RESTARE AL GOVERNO»
Ultimatum dei sardisti a Cappellacci: «Subito l’assemblea costituente o usciremo dalla maggioranza».  

I sardisti alle grandi manovre in vista di possibili rimescolamenti di alleanze. Da Tramatza, dove ieri si è riunito il Consiglio nazionale del partito, è stato lanciato un ultimatum al presidente Cappellacci che dovrebbe mantenere una serie di impegni. In caso contrario il Psd’Az uscirà dalla maggioranza, dicono il segretario Giovanni Colli e il presidente Giacomo Sanna.

Gli impegni che Cappellacci dovrebbe onorare sono tutti in salita: l’assemblea costituente per riscrivere lo Statuto, vecchio cavallo di battaglia dei sardisti. Poi la flotta sarda e la zona franca integrale.
Sulla costituente, Colli ha spiegato che se Consiglio e giunta dovessero mettersi di traverso non ci sarebbe alcun motivo per i sardisti di continuare a sostenere il governo dell’isola.

Altrettanto chiaro Giacomo Sanna: «Se la legge sulla flotta sarda non passa è l’occasione buona per uscire dalla maggioranza». Dal Consiglio nazionale è stata ribadita la volontà di rispettare l’esito del referendum che ha cancellato le province ma che ha pure dato il via libera all’assemblea costituente. «E va fatta subito», ha ribadito Giovanni Colli anche per evitare che poi a riscrivere lo Statuto non siano i sardi ma il parlamento nazionale.

Posizioni che rafforzano le tesi espresse qualche giorno fa da Paolo Maninchedda: «Psd’Az e Sel sono pronti a fare una proposta sovranista. E l’Udc non è ferma», ha dichiarato. Ieri il presidente della commissione non ha partecipato, per motivi personali, alla riunione del Consiglio nazionale ma è tornato con una dichiarazione sul recente voto del Consiglio regionale per la legge sulle Province: «E’ nata la maggioranza Pd-Pdl in Regione», ha affermato Maninchedda, «il Pd ha soccorso il Pdl, ovviamente gridando contro il Pdl, per salvare i presidenti delle province, Quaquero, Tocco, Cherchi, Deriu e Giudici. Il Pdl ha salvato Sanciu e De Seneen».
(A.F.)

Tratto da La Nuova Sardegna 27 maggio 2012

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