ARBOREA: Il paese intero tenta di bloccare il progetto Saras a S'Ena Arrubia, i No-Gas blindano lo stagno.
Ieri una lunga marcia da Arborea a S'Ena Arrubia. E intanto si cerca di bloccare il progetto con una raccolta di firme e con 180 osservazioni spedite in Regione.
La protesta è silenziosa, giusto per non spaventare i cavalieri d'Italia. I manifestanti arrivano a S'Ena Arrubia quando nello stagno è in corso una festa: mancano i fenicotteri, ma a dare spettacolo ci pensa il falco di palude. «Questo è un santuario della natura, non è possibile che a pochi metri da questo stagno vogliano installare le trivelle per la ricerca del gas - dice Francesco Guillot, il coordinatore regionale della Lipu - Venire a S'Ena Arrubia, per noi ambientalisti è come fare un pellegrinaggio a Lourdes. Questo è un luogo sacro della natura e lo scenario che si vede stamattina è la vera risorsa da sfruttare». Eppure, proprio qui la Saras è convinta di trovare il gas. Nel terreno scelto per realizzare i pozzi, ieri mattina, c'è stata l'invasione pacifica dei manifestanti. L'invito del comitato popolare l'hanno raccolto in tanti, anche se la pioggia ha scoraggiato una parte della truppa.
IL COMITATO La lotta per l'ambiente, gli abitanti di Arborea, hanno deciso di affrontarla con una tecnica di guerra ecologica. Niente baccano, ma una lunga e silenziosa passeggiata tra le campagne che separano il paese dall'oasi di S'Ena Arrubia, attraversando un'interminabile pista ciclabile e qualche campo di mais. Il secondo atto della battaglia è quello che si combatterà con le carte bollate. «La Regione ha già ricevuto 180 osservazioni contro il progetto - sottolinea il coordinatore del comitato popolare, Davide Rullo - Per il momento l'unico che non si è schierato è il Comune di Arborea, speriamo lo faccia al più presto».
IL CORO DI “NO” Il fenicottero con la maschera antigas è il simbolo della protesta. E ieri mattina tutti si sono presentati con una maglietta stampata appositamente. Ci sono famiglie intere, non solo ambientalisti, nel lungo corteo partito dalla piazza del municipio. Qualcuno si è portato appresso anche il cane e qualcun altro è venuto in bicicletta. Ci sono i cittadini di Arborea, ma in molti sono partiti da lontano: da Oristano e anche da Cagliari. «Siamo pronti alla battaglia per salvaguardare la nostra salute - dice Laura Magnani - Sul progetto della Saras non tutto è chiaro, ma proprio in questi giorni abbiamo visto che danni hanno provocato impianti simili a quello che vogliono realizzare nel nostro territorio».
I DUBBI Quelli che ancora devono essere chiariti sono tutti riassunti in un volantino che i manifestanti si passano di mano in mano. «Questo è un progetto poco chiaro, anzi poco trasparente - attacca il veterinario Angelo Ruiu - La ricerca del gas è incompatibile con la nostra realtà produttiva e con un progetto di sviluppo futuro legato alla terra. Tra l'altro non ci sembra che esistano ricadute positive per la popolazione».
LE AUTORIZZAZIONI Qualche dubbio sul progetto “Eleonora” lo ha avanzato nei giorni scorsi anche il Ministero dell'Ambiente. «Da Roma chiedono che si faccia la Valutazione d'incidenza ambientale perché l'impianto rientra nell'area interessata dal progetto Life Nature, dove nidificano diverse specie di uccelli sotto tutela - spiega la biologa Manuela Pintus - Noi puntiamo ad ottenere anche la Valutazione d'impatto ambientale: per legge non è obbligatoria solo perché le trivelle le vogliono costruire a 180 metri dalla Zona di protezione speciale e dal Sito di interesse comunitario». L'ultimo dubbio lo aggiunge l'ex sindaco di Arborea, Bepi Costella: «Il nostro progetto per la pista ciclabile era stato bocciato perché passava vicino allo stagno. E ora proprio qui vogliono dare il via alla ricerca del gas?».
Da L'Unione Sarda del 16 aprile 2012
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