Nella sentenza della Corte Costituzionale
depositata il 20 aprile scorso viene riconosciuta l’illegittimità del
ricorso dello Stato Italiano nei confronti della Regione Sardegna
sull’immediata applicazione del nuovo articolo 8 dello Statuto
Regionale.
La notizia in Sardegna è colpevolemente
passata in sordina e cercarla nel sito della RAS è tempo sprecato. In
compenso il Presidente della Regione Cappellacci dice:
“La sentenza della Corte Costituzionale
rinforza la rivendicazione della Sardegna e conferma la bontà delle
scelte operate dalla Regione”.
Nel lontano 2004, iRS, denunciava che lo Stato Italiano doveva alla Sardegna una cifra intorno ai 10 miliardi di euro.
Tale cifra successivamente ridimensionata a 5 miliardi “grazie” ad un
accordo tra l’allora Presidente del Consiglio Italiano Prodi ed il
nostro ex Presidente Soru sarebbe dovuta essere versata a rate dallo
Stato Italiano, a rate di 800 milioni per anno.
Come contropartita, la Regione avrebbe
avuto maggiori entrate inserendo però per intero nel proprio capitolo
spese voci importanti quali la sanità regionale.
iRS, come tutti i Sardi, attende che
l’impegno dello Stato Italiano sia onorato. Che le nostre tasse siano
restituite ai leggitimi fruitori: i cittadini della Sardegna.”
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