Pagine

giovedì 17 maggio 2012

Oristano capoluogo o ARISTANIS capitale?

Oristano capoluogo o ARISTANIS capitale?

Credo che Oristano soffra di una crisi di identità abbastanza evidente.
Sarebbe il caso forse di porci delle domande le cui risposteci aiutino a delineare quale sia l'idea che noi stessi abbiamo della nostra città e quale ruolo pensiamo abbia o possa avere in un prossimo futuro nell'ambito provinciale o comunque in relazione alle regioni storiche sarde che tradizionalmente gli fanno riferimemto, fino a toccare la sfera ben più ampia e generale dell'intera isola e dei suoi rapporti con i Paesi del Mediterraneo.
Quando nel 1974 Oristano divenne capoluogo della quarta Provincia sarda sembrò a molti che, con questo riconoscimento, frutto di una ventennale rivendicazione di autonomia amministrativa da parte non solo della città ma di tutto il territorio arborense, venisse in parte risarcita e riconosciuta l'antica dignità storica dei tempi dei Giudici, dimenticata e sepolta da più di 500 anni.La retorica della politica autonomista sarda, oggi come allora è specialista nel confondere la memoria storica locale con quella italiana e a far sventolare a piacimento prima il tricolore e poi i quattro mori a seconda degli umori elettorali e delle mode del momento.
La Provincia di Oristano, nata come già detto sotto i migliori auspici non tardò a rivelare i suoi limiti amministrativi e organizzativi, limiti legati a un deficit di sovranità davanti all'immobilità della Regione Autonoma della Sardegna incapace di interpretare lo spirito dello Statuto Speciale del 1948.
La Provincia intesa come parcheggio per politici, la spartizione delle poltrone e dei posti di governo e di sottogoverno tra i vari partiti facevano e fanno più notizia della stessa attività amministrativa dell'Ente, la famosa montagna che partorisce il topolino, poco più che una riunione di condominio con budget più generoso.Non deve dunque sorprendere il malcontento verso questo Ente intermedio emerso nell'ultimo referendum consultivo del 6 maggio scorso, nei quali molti cittadini sardi hanno espresso la volontà di rinunciare non solo alle ultime 4 Provincie Regionali, ma anche a quelle cosidette storiche tra le quali anche quella di Oristano viene annoverata.
Ma perchè parlare di Provincia durante una campagna elettorale per delle Elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale? Perchè parlare di Province proprio ora che la forbice dei tagli sembra volerle sacrificare e la spugna dei referendum cancellarle dalla carta geografica?Perchè questo è il momento di ridisegnare la carta geografica e i suoi confini amministrativi non solo con criteri di economicità ma sopratutto di funzionalità per rendere ai cittadini servizi migliori e più efficenti.
Il Comune di Oristano dovrà necessariamente trovare sinergie con le amministrazioni comunali limitrofe in molti ambiti della pubblica amministrazione.Pensare come una Capitale non significa accentrare competenze e servizi ma ripartirli armonicamente nel territorio creando una rete che benefici concretamente i cittadini.
Vedremo forse un giorno l'antica curatoria del Campidanu de Aristanis, unire i paesi con la città nello sforzo di dare alle popolazioni arborensi più servizi e più senso di appartenenza a una comunità storica fondata sulla Solidarietà e la cooperazione reciproca.
Una unione che non sarà imposta con nessuna legge costituzionale ma da una stretta di mano tra pari, come facevano i nostri antenati davanti a Dio e davanti a un testimone e come anche noi pensiamo di fare.

Vedremo forse u.n giorno l'antica curatoria del Campidanu de Aristanis, unire i paesi con la città nello sforzo di dare alle popolazioni arborensi più servizi e più senso di appartenenza a una comunità storica fondata sulla Solidarietà e la cooperazione reciproca.

 TESTO ORIGINALE ..

Nessun commento:

Posta un commento