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domenica 6 maggio 2012

MOZIONE ALLA CAMERA SU VITTIME "DELL'URANIO" dal capogruppo IDV in Commissione Difesa Augusto Di Stanislao

"Sconcertante è continuare ad assistere ad una superficialità e ad una inadeguatezza da parte degli organi competenti nell'affrontare la questione dei risarcimenti alle vittime dell'esposizione all'uranio impoverito e ai loro familiari. Le questioni da risolvere che girano intorno all'uranio impoverito e ai poligoni sono tante e complesse, con la mozione a mia prima firma auspico che il Governo faccia chiarezza e giustizia per tutti i militari coinvolti." lo dichiara in una nota Augusto Di Stanislao, capogruppo IDV in Commissione Difesa.

"Il 27 marzo scorso, dopo 16 anni di attesa, è arrivato l'ennesimo diniego ai risarcimenti per i familiari di Roberto Buonincontro, militare di leva presso il Poligono di Quirra dal luglio 1992 al luglio 1993, deceduto nel marzo 1996 di linfoma di Hodgking, dopo una sofferenza di quasi due anni.

Lo stesso identico caso e diagnosi del lanciere Fulvio Pazzi, un altro gravissimo caso di trascuratezza sul quale dopo cinque dinieghi di risarcimento e 9 anni di tempo ci si è accorti che i dinieghi dei risarcimenti erano errati.

Si tratta, del resto, di un caso molto simile a quello del capitano Antonino Caruso, per il quale caso sono trascorsi 11 anni di dinieghi per accorgersi solo dopo 12 anni, che questi dinieghi erano errati” aggiunge Di Stanislao. “E' evidente dunque che non si può continuare a giocare sulla pelle di chi ha già perso un caro in una circostanza drammatica e in maniera così rapida e violenta.

Secondo l'Anavafaf sono centinaia i dinieghi di risarcimenti che risultano errati. Tra l'altro, per tutti questi casi non è stato neppure rispettato il criterio di probabilità, che esclude a priori, in fatto di risarcimenti, la formulazione di drastiche affermazioni di diniego, ma solo maggiore o minore probabilità. Ancora oggi continuano a verificarsi casi di persone gravemente ammalate in Sardegna, sono casi di persone che hanno operato in zone a rischio senza essere informate dei pericoli e senza essere muniti di adeguate misure di protezione” conclude il capogruppo di IDV in commissione difesa alla Camera.

Da Info parlamentare del 3 maggio 2012


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