SCHIRRU AMALIA (PD) San Sperate - http://www.camera.it/29?shadow_deputato=301440
LULLI ANDREA (PD) Prato - http://www.camera.it/29?shadow_deputato=300292
MELIS GUIDO (PD) Sassari - http://www.camera.it/29?shadow_deputato=302849
MARROCU SIRO ( PD) Villacidro - http://www.camera.it/29?shadow_deputato=302845
FADDA PIETRO (PD) Villa San Pietro - http://www.camera.it/29?shadow_deputato=301442
PES CATERINA (PD) Sassari - http://www.camera.it/29?shadow_deputato=302840
CALVISI GIULIO (PD) Olbia - http://www.camera.it/29?shadow_deputato=302842
Seduta n. 343 del 28/6/2010
SCHIRRU, LULLI, MELIS, MARROCU, FADDA, PES e CALVISI. - Al Ministro della difesa, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
la notizia appresa sui quotidiani regionali sardi nei giorni scorsi che le sperimentazioni sull'aereo senza pilota Sky X avrebbero lasciato l'Ogliastra e la Sardegna a favore della Puglia ha registrato notevoli preoccupazioni;
la realizzazione di una pista di volo a Monte Cardiga è la pregiudiziale, insieme all'autorizzazione di un corridoio di volo con Decimomannu, per la messa in rete dei quattro poligoni sperimentali della Sardegna. Una struttura unica in Italia, adatta per le sperimentazioni sia militari che civili di grande rilevanza, possibili grazie alla disponibilità di un territorio esteso per dodicimila ettari, più un ampio braccio di mare sulla Costa orientale.
Il «quadrilatero sardo» sarebbe l'unico in grado di contrastare le mire egemoniche del metadistretto dell'aerospazio recentemente costituito da Alenia-Finmeccanica con le regioni di Piemonte, Campania e Puglia, le Università e 300 imprese locali. Alla realizzazione della pista di volo a Monte Cardiga è collegato anche il progetto di un centro per la sperimentazione ambientale di rilevanza europea. La nascita del polo aerospaziale rappresenta, quindi, per alcuni territori sardi, l'unica possibilità di un futuro industriale;
il Ministero della difesa ha ribadito il via libera alla nuova pista di volo del poligono. Ma le sperimentazioni sui velivoli Sky e Neuron dipendono dall'accordo fra vertici militari e Finmeccanica;
la realizzazione dell'opera, fondamentale per le sperimentazioni aerospaziali, sia militari che civili, è appunto legata all'esito delle trattative in corso con Finmeccanica riguardo alla ripartizione dei costi e delle modalità di utilizzo della pista sperimentale da parte di entrambi i contraenti;
le modalità dell'accordo prefigurerebbero, su scala ridotta, le caratteristiche di quella new company tra soggetto pubblico e industrie private auspicata dalla Nato per il potenziamento del Poligono;
anche la sperimentazione sui due prototipi di aereo senza pilota (Sky X e Neuron), che vede in primo piano il gruppo italiano Alenia-Finmeccanica, è frutto di una collaborazione europea. Solo che l'Italia investe appena il 4 per cento nel settore della ricerca aerospaziale, a fronte del 13 per cento della Francia e all'11 per cento di Germania e Gran Bretagna. Per colmare questo divario è stato costituito recentemente il metadistretto italiano dell'aerospazio tra le regioni Piemonte, Puglia e Calabria;
la Sardegna è stata tagliata fuori, nonostante rappresenti con il Poligono del Salto di Quirra (da collegare all'aeroporto militare di Decimo tramite un corridoio aereo) il quarto vertice naturale del sistema, indispensabile per chiudere il quadrilatero delle sperimentazioni più impegnative made in Italy. Salvo ricorrere a costose trasferte presso i poligoni del Nord Europa.
per quanto riguarda la realizzazione della pista di volo a Monte Cardiga, si sta lavorando ad una bozza d'accordo con Finmeccanica che prevede a carico del Poligono l'esecuzione dei lavori di movimento terra affidato a uomini e mezzi del Genio militare. Il Ministero della difesa ha ribadito per due volte quest'anno l'importanza primaria della striscia tattica polifunzionale a Monte Cardiga, respingendo le motivazioni del parere negativo pronunciato dal comitato paritetico. Il 24 aprile Arturo Parisi, Ministro della difesa del Governo Prodi, aveva dato il primo via libera alla realizzazione della pista. La decisione è stata ribadita il 25 luglio dal successore Ignazio La Russa con l'avvento del Governo Berlusconi -:
se le notizie sopra riportate siano fondate e quale sia la posizione del Governo in ordine all'opportunità che il progetto possa comprendere anche la regione Sardegna.
(4-06669)
RISPOSTA DEL MINISTRO DELLA DIFESA. - Con riferimento alle preoccupazioni manifestate dagli interroganti sul fatto che «le sperimentazioni sull'aereo senza pilota Sky X avrebbero lasciato l'Ogliastra e la Sardegna a favore della Puglia», desidero sottolineare quanto segue.
Presso lo stato maggiore dell'aeronautica, su disposizione del capo di stato maggiore della difesa, ha operato un gruppo di lavoro «ad hoc» (gruppo integrato di progetto - Gip) per valutare la fattibilità di una riconfigurazione del poligono interforze di salto di Quirra (Pisq), per la cui gestione è stata proposta la costituzione di una società mista.
Tale gruppo di lavoro ha valutato positivamente l'ipotesi di costituzione di una società partecipata pubblico/privata - difesa/industria (new company - società mista), per la gestione dei servizi di conduzione del Pisq.
Finora, le notizie sugli sviluppi della problematica in esame - in ragione delle eventuali, particolari, ripercussioni per i dipendenti del Pisq oltre che per l'economia locale - non sono state rese note pubblicamente nei dettagli, limitando le informazioni diffuse ad elementi di assicurazione circa gli intendimenti di promozione di ogni iniziativa utile a rafforzare l'efficacia e l'efficienza del Pisq e dei suoi rapporti con la comunità locale.
Riguardo, poi, alla realizzazione della striscia tattica polifunzionale presso il poligono interforze del salto di quirra in località monte Cardiga, si evidenzia che, nonostante il parere contrario espresso dalla componente regionale del comitato misto paritetico della Sardegna, il Ministro della difesa pro-tempore, Parisi, in data 24 aprile 2008, avvalendosi della facoltà riconosciutagli dalla legge n. 898 del 1976, ha autorizzato la realizzazione di una striscia tattica polifunzionale destinata anche alla sperimentazione di «velivoli senza pilota»
Contro tale decisione si è schierato il presidente della regione autonoma della Sardegna pro tempore, Renato Soru, che ne ha chiesto l'annullamento al Presidente del Consiglio dei ministri.
In tale contesto, in piena adesione alle esigenze manifestate in tal senso dalle autorità locali (segnatamente i sindaci dei comuni interessati), ho condiviso la decisione assunta dal mio predecessore Parisi e ne ho chiesto conferma al Consiglio dei ministri, che si è espresso nel senso auspicato dalla difesa in data 25 luglio 2008, relativamente alla realizzazione della striscia tattica polifunzionale, di cui ho accennato in precedenza.
Pertanto, la notizia circa l'esclusione della Sardegna da progetti ad alta valenza scientifica e tecnologica non risulta avere, per quanto d'interesse e a conoscenza della difesa, alcun fondamento.
In merito agli altri quesiti, poi, vorrei sottolineare che:
la notizia relativa al trasferimento delle sperimentazioni dell'aeromobile Sky-X, di proprietà della ditta Alenia, dalla Sardegna alla Puglia, risulta priva di fondamento. In proposito, si precisa che dall'anno in corso la sperimentazione in argomento, svolta all'inizio in Puglia, è stata ora trasferita da Amendola (Foggia) all'area sperimentale di Decimomannu/Perdasdefogu (Cagliari/Ogliastra) sul nuovo aeromobile denominato Sk-Y;
è previsto che la sperimentazione del programma Neuron si svolga in Sardegna. Questo programma, che vede la collaborazione di sei nazioni europee e delle relative industrie nazionali, con la Francia in posizione di paese leader, ha lo scopo di realizzare un dimostratore tecnologico di velivolo da combattimento a pilotaggio remoto ed attualmente si trova nella fase di produzione del prototipo che verrà utilizzato per le prove di volo. L'Italia contribuisce con un finanziamento misto (85 per cento circa a carico del ministero dello sviluppo economico e 15 per cento a carico della difesa);
le attività svolte dal gruppo integrato di progetto per accelerare la definizione tecnico-operativa della realizzazione della «striscia tattica polifunzionale» al Pisq, inquadrata in una cornice di co-finanziamento difesa/industria, procedono in modo sinergico con l'industria nazionale.
Ribadisco, infine, che la difesa non ha mai trascurato l'attività militare di sviluppo sui poligoni sardi che, viceversa, è stata sempre contrastata dall'ex-presidente dalla regione Sardegna, Renato Soru.
Al riguardo, relativamente alla «posizione del governo in ordine all'opportunità che il progetto possa comprendere anche la regione Sardegna», nello specificare che la difesa non ha alcun potere di influenzare le decisioni «sovrane» della giunta regionale sarda sulla gestione del territorio, si sottolinea, come già evidenziato prima, che ben due Ministri della difesa, tra cui lo scrivente, avvalendosi delle prerogative riconosciute dalla legge n. 898 del 1976 in materia di difesa e sicurezza nazionale, hanno deciso, in difformità al parere della regione Sardegna, di procedere alla realizzazione della striscia tattica polifunzionale, al fine di ampliare le possibilità di sperimentazione sul Pisq e, conseguentemente, le capacità occupazionali del territorio.
Il Ministro della difesa: Ignazio La Russa.
TESTO ORIGINALE
http://www.camera.it/417?idSeduta=343&resoconto=btris¶m=btris
NOTA DEL 22 MAGGIO 2011
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