Il quesito proposto da Malu Entu Sono già più di 27mila le
firme raccolte dal referendum per l'indipendenza proposto da Doddore
Meloni. Ad annunciarlo è lo stesso fondatore della Repubblica
di Malu Entu, alla vigilia del suo compleanno numero 69 (è nato il 4
maggio), che coincide anche con la data del suo ritorno alla politica
attiva, nel 2008, dopo tanti anni di silenzio.
IL QUESITO Il testo su cui Meloni ha raccolto le sottoscrizioni (27.347, per la precisione) è molto diretto: «Sei
d'accordo, in base al diritto internazionale delle Nazioni Unite, al
raggiungimento della libertà del popolo sardo, con l'Indipendenza?».
Non si parla genericamente di autogoverno o poteri locali: ai
cittadini viene chiesto un pronunciamento molto chiaro, a favore o
contro l'ipotesi della creazione di una Repubblica di Sardegna. Forse
anche per questa nettezza, molti degli altri leader indipendentisti
hanno preso le distanze dall'iniziativa di Doddore Meloni. L'idea del
referendum è emersa nei mesi in cui alcune delle varie sigle (la stessa
Malu Entu insieme a Sardigna natzione, Progres e A manca pro
s'indipendentzia) stavano progettando la cosiddetta Convergenza
nazionale, ossia una sorta di patto di collaborazione politica tra
diversi soggetti dell'area identitaria.
POSIZIONI CONTRASTANTI Obiettivo
sfumato, almeno momentaneamente: e tra le ragioni della mancata intesa
c'è anche la scelta di Meloni di avviare la raccolta firme, giudicata
negativamente dai colleghi perché assunta in solitario. I leader dei
vari partiti e movimenti temono che un'eventuale consultazione, se si
concludesse con la sconfitta del sì all'opzione della Repubblica sarda,
segni un arretramento del loro ideale indipendentista e della relativa
battaglia. Ma questo, per Doddore Meloni, non è un buon motivo per non
provarci neppure. «Per la prima volta nella storia della nostra
terra - scrive in un comunicato - la popolazione sarda si potrà
esprimere sul suo presente e sul futuro delle prossime generazioni».
Meloni
valuterebbe con favore anche una percentuale pro-indipendenza attorno
al 35%: «Farebbe emergere un sentimento diffuso anche tra gli elettori
dei partiti italiani, e favorirebbe la nascita di un polo
indipendentista per presentarsi alle prossime elezioni regionali».
(g. m.)
Da L'Unione Sarda del 3 maggio 2012
SARDEGNA UNITA E INDIPENDENTE - FACEBOOK
Nessun commento:
Posta un commento