HA PARLATO DI ''ISOLAMENTO SENZA PRECEDENTI'' LA COMMISSARIA CLAUDIA
ZUNCHEDDU (SardignaLibera) CHE HA SOTTOLINEATO CHE L'EUROPA HA ORMAI
ASSUNTO IL RUOLO DI ''MATRIGNA'' NEI CONFRONTI DELLA SARDEGNA.
''Qualunque
politica europea deve necessariamente tenere conto dell'insularita'
come elemento di svantaggio dei territori''. E' questo il principio
guida della risoluzione, che prevede la revisione delle norme
dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato a finalita' regionale,
approvata all'unanimita' il 17 aprile dalla commissione politiche
comunitarie del Consiglio regionale della Sardegna.
La
risoluzione, inviata il 24 aprile alla Commissione europea, apre una
nuova fase in cui il Consiglio regionale interagisce direttamente con
l'Europa.
Dunque, un nuovo percorso piu' breve e si spera
piu' efficace: la partecipazione diretta dell'Assemblea alla
formazione degli atti dell'Unione europea.
La risoluzione
e' stata illustrata ai giornalisti questa mattina dal presidente
Salvatore Amadu, dal vicepresidente Radhouan Ben Amara e dai commissari
Cucca (Pd), Floris (Pdl), Lunesu (Pdl), Manca (Pd), Zuncheddu
(SardignaLibera).
''L'Europa - ha sottolineato Tore Amadu -
deve prevedere degli interventi concreti volti a compensare gli
elementi di debolezza socio economica di tipo strutturale legati
all'insularita'. Questo 'sostegno differenziato' richiede interventi
mirati per affrontare problemi specifici relativi ai collegamenti, alle
infrastrutture e all'energia''.
''Speriamo che le nostre
proposte - ha detto il presidente della seconda commissione - sul
principio cardine dell'insularita', sull'innalzamento della soglia del
de minimis da 200.000 euro a 500.000 e sulla revisione dei vincoli del
patto di stabilita' (che la Sardegna deve rinegoziare con il governo
nazionale), siano accolte''.
Per Giuseppe Luigi Cucca con
l'approvazione di questa risoluzione si e' finalmente creato un
rapporto diretto tra il Consiglio regionale e la Commissione europea.
Da ASQN del 3 maggio 2012
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