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sabato 5 maggio 2012

REFERENDUM 2012 - DAL BLOG DI MICHELA MURGIA ...


Sono settimane che uno spot della Regione Sardegna invita i sardi ad andare domenica 6 maggio a votare su dieci referendum regionali. La maggior parte dei sardi però non sa nemmeno su cosa dovrebbe esprimersi. La risposta è unica e non è difficile: dovremmo esprimerci su questioni per cui paghiamo già i nostri consiglieri regionali, perché sono temi che fanno parte della loro ordinaria materia di decisione. Non si sta discutendo di nucleare, di orientamenti etici o di scelte radicali che sovvertono le regole del nostro vivere civile: ci stanno chiamando a decidere di dieci cose su cui, se davvero ci credessero, avrebbero già legiferato loro, risparmiando oltrettutto una marea di soldi pubblici. Al presidente Ugo Cappellacci, che tutti i giorni si dichiara favorevole ai dieci sì referendari, vorrei chiedere perché mai gli stiamo pagando 14mila euro al mese più bonus, se non è capace neanche di assumersi la responsabilità politica delle decisioni necessarie alla Sardegna.
Ma sarà poi vero che quelle decisioni sono tutte utili e necessarie? Provo a ragionarci.

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