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venerdì 4 maggio 2012

L’Italia tradisce la Sardegna per E.On

L’Italia tradisce la Sardegna per E.On, una multinazionale tedesca favorita da Enel e Terna. Di fronte a queste porcherie di Stato, che cosa dice il celeste Napolitano, dispensatore di promesse facili?

  Vi racconto perché E.On con impudenza non mantiene i patti e dichiara di non voler realizzare il Quinto Gruppo. 

 Lo spiego ai sindacati e a tutti quelli che hanno voglia e diritto di combattere; non lo racconto alle testine dei deputati e senatori sardi che stanno a Roma più  a militare nei partiti che a difendere i nostri interessi, perché se queste cose che sto per dire le viene a sapere, da fonti ministeriali che hanno ancora un po’ di coscienza, un semplice consigliere regionale come me e non un deputato o un senatore, vuol dire che o i deputati e i senatori sardi non sono percepiti come tali (altro che rimproveri al Consiglio regionale, caro Parisi Immemore, raddoppiatore di poligoni; fai bene il tuo dovere e poi vieni a rimproverare me!) o che, per quanto percepiti, sono valutati come ininfluenti.

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